Finalmente Maestra Alice entra in ruolo, ed io sono due giorni che ho la testa che va a mille all’ora e per l’emozione riprendo a scrivere e a raccontare.
Il ritorno a scuola è stato complicato dopo il trapianto. Prima il covid e il non poter entrare in classe per proteggermi. Le lezioni in DAD con una bimba splendida (ormai una ragazzina) poi e così il “tragico” tentativo di tornare l’anno scorso è stato un distastro.
L’ultimo saluto ad una classe
Era il 2016 che scoprivo di rimanere incinta, avevo una quarta e la gioia immensa era alle stelle. La mia gioia. però, veniva scossa da alcune parole: “Vedi di scegliere un’altra scuola visto che sei incinta”. Nemmeno quello avrebbe potuto intanto scalfire quelle immense emozioni che stavo provando, anche se mi hanno segnato e io non riesco a dimenticarle.
Ero ancora precaria mi affidavo alle graduatorie ed ogni settembre ricevere una cattedra era più o meno come vincere un terno al lotto. Quella di quell’anno era la mia prima vera continuità.
Avevo salutato quei bimbi con le lacrime pensando che quanto prima sarei entrata in un’altra classe piena di nanerottoli, non da loro anche se mi ero immaginata una gravidanza velocissima e con qualche sacrificio ma sarei tornata a lavorare velocissimamente.
Non è stato così! Avevo vinto il concorso ad aprile 2017 , lo stesso giorno in cui un anno dopo affrontavo il primo dei due trapianti. Pochi mesi dopo, il 21 giugno a me veniva data la diagnosi di linfoma, strano caso del destino, proprio il 21 giugno.
Il ritorno in classe
Quest’anno è stato, finalmente l’anno del mio ritorno in classe, effettivo.
L’anno scorso, vuoi per gli attacchi di panico o vuoi perché era troppo presto, o vuoi perché (meglio non dirlo vah) ho avuto un rientro disastroso e a settembre ero davvero spaventata. Ero spaventata dal poter rivivere la brutta esperienza dell’anno precedente. Non avrei potuto sopportarla una seconda volta.
Il ritorno invece è stato sublime, magari non esageriamo. Mi sono ritrovata in una prima con la mia materia preferita (matematica), delle colleghe nuove e una squadra in cui entrare in punta di piedi; ma che mi ha accolta in un modo che non so spiegare.
Le ore in altre classi e io, oddio io!?!?, che mi metto persino a insegnare ginnastica.
È così che ho avuto l’occasione di rientrare a fare il mio lavoro, un lavoro che amo e che mi spinge a migliorarmi sempre.
Mi sono impegnata davvero tanto: ho passato giorni a rielaborare concetti dei corsi per noi neo-immessi, ho ripassato matematica e scienze, ho organizzato un’uscita, ho costruito schede con canva, ho fatto davvero l’impossibile.
Certo ho tralasciato i social, il blog era dimenticato da parecchio tempo: gli attacchi di panico e l’anno scorso non hanno certamente aiutato a portarlo avanti: non potevo raccontare quello che vivevo ma è davvero bello rimettersi qui a scrivere e a raccontare con la promessa di non lasciarlo andare ma di implementare gli articoli e l’idea di caricare il materiale che costruisco ad hoc per le mie classi.
Nell’estate magari potrei caricare i materiali che ho costruito nell’ultimo periodo dell’anno. Ditemi che ne pensate nei commenti.
Ecco come si è conclusa la mia tesina, credo sia doveroso mettere i ringraziamenti anche se ne ho dimenticati parecchi perché in questi anni ho avuto il sostegno di tantissime persone.
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE ALLA DIRIGENTE. UN GRAZIE INFINITO ALLE COLLEGHE CHE MI HANNO FATTO SENTIRE PARTE DI UNA SQUADRA E ALLA MIA TUTOR IN PARTICOLARE, PER IL SUPPORTO INCONDIZINATO..
RINGRAZIO I BIMBI PER AVERMI ACCOMPAGNATO IN QUESTO PERCORSO. GRAZIE A TUTTO IL REPARTO DI EMATOLOGIA CHE HA PERMESSO CHE, NONOSTANTE TUTTO, ARRIVASSI QUI.. GRAZIE ALLA MIA MAMMA CHE MI HA DONATO LA VITA DUE VOLTE MA SOPRATTUTTO ALLE DUE MANI CHE NON MI HANNO MAI FATTO SCIVOLARE VIA,, LORO CHE SONO LA MIA ANCORA E IL MIO ANCORA
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